Elefante
In
piazza Duomo, celebra il simbolo della città , il
Liotru, <<versione dialettale, ormai desueta, del monolitico elefante in pietra lavica>> (Lucio Sciacca).
Innalzato nel
1736 da Giovambattista
Vaccarini. << Oggetto di culto in età pagan (l'elefante) cadde in disgrazia dei catanesi con l'avvento del cristianesimo e tornò in auge nella prima metà del XII secolo.
Più attendibili testimonianze lo danno collocato nell'atrio del palazzo comunale già sul finire del 400 e lì lo coglie il
terremoto del 1693 >>. fu ripescato sotto le macerie con gli arti spezzati e affidato al Vaccarini che innalzò questo <<
nume tutelare della città, di millenaria origine >>, sopra un alto piedistallo, con la proboscite rivolta verso la cattedrale, e sul groppone pose un antico obelisco che narra, con geroglifici e disegni scolpiti tut'intorno, il mito di
Iside, dea egiziana, figlia del dio della terra
Seb e della dea del cielo
Nut.
Subito dopo l'unità d'Italia, l'elefante corse il rischio di essere rimosso e relegato altrove.
Accadde nel
1862, quando l'assessore ai lavori pubblici, marchese Benedetto Paternò Castello di San Giuliano, decise di spostare il monumento nel piano di San Francesco.
A sostenere questo progetto intervenne
Il giornale di catania che il 24 maggio così scriveva: << Speriamo di poter vedere tolto quel
mostruoso elefante per vederlo piazzato fuori porta Garibaldi; allora il Duomo, sgombro da ogni cosa, rimarrebbe un salone da ballo >>.
Già i lavori erano cominciati allorchè i catanesi insorsero,in difesa del loro << nume tutelare >>, contro << quel ridicolone del
marchese di San Giuliano >>.
Guidati, con la sciabola sguainata, dal capitano della guardia nazionale don
Bonaventura Gravina, irruppero nel palazzo degli Elefanti e intimarono al sindaco di far
sospendere i lavori.
.La stessa sera, il Consiglio comunale ratificò la decisione di << non levarsi assolutamente l'elefante ma anzi
palizzarsi bene>>.
Piazza Duomo. |
Piazza Duomo. |
Piazza Duomo. |
Enc. di Ct Tringale Editore 1987